Skip to main content

Dimosthenis KOKKINIDIS


(1929 - 2020)

Dimosthenis Kokkinidis nasce al Pireo nel 1929. Figlio di rifugiati, la situazione della sua famiglia era già precaria e peggiora durante la dittatura di Metaxas, quando il padre di Kokkinidis viene licenziato dall’anagrafe del Pireo per le sue opinioni politiche socialiste, e successivamente quando viene arrestato in quanto comunista durante l’occupazione tedesca. In tale contesto travagliato, il giovane Kokkinidis trova comunque il modo di innamorarsi dell’arte, manifestando un interesse molto precoce. A scuola, i suoi compagni di classe lo avevano soprannominato “l’artista”, perché aveva sempre con sé un blocco da disegno per ritrarre gli insegnanti o attori famosi.

Pur avendo iniziato il suo percorso accademico nel 1950 con la scelta più pragmatica di studiare economia presso l’Università di Economia e Commercio di Atene (ora Università di Economia), due anni dopo si iscrive all’Accademia di belle arti di Atene, dove studia fino al 1958 con Spyros Papaloukas e Giannis Moralis.

Dal 1959 al 1961 lavora presso la neonata Organizzazione dell’artigianato greco come capo del dipartimento artistico. In tale contesto si reca in Italia e si dedica all’artigianato popolare greco e alla ceramica. Questo periodo è caratterizzato dalle collaborazioni e dalle arti applicate. Kokkinidis e sua moglie, la stimata pittrice Pepi Svoronou (1934–2011), disegnano oggetti, articoli artigianali per la casa e capi di abbigliamento per il mercato nazionale e internazionale. Le collaborazioni si concretizzano soprattutto nella creazione di gruppi o collettivi. Kokkinidis è un membro fondatore dell’Art Group A (1961–1967) e del gruppo per la comunicazione e l’istruzione nell’arte (1976–1981). Successivamente diventa anche membro (ricoprendo vari ruoli) di molte organizzazioni, tra cui l’IKY (Fondazione di Stato greca per le borse di studio), il Diapanepistimiako Kentro Anagnorisis Titlon Spoudon Allodapis (DIKATSA), il Teatro Nazionale, la Fondazione culturale della Banca Nazionale (MIET) e la Società per lo studio della cultura greca moderna.

Gli anni ’60 sono anche il periodo delle prime mostre personali, a Hydra (1961) e poi ad Atene (1964), dove presenta un dipinto con diversi elementi astratti, con temi ispirati alla vita nei quartieri popolari e nelle isole. Il dipinto ha forti connotati politici, il che da un lato lo aiuta, ma dall’altro intacca la sua reputazione di artista.

Gli anni ’80 segnano un cambiamento in questo senso. Kokkinidis abbandona i chiari riferimenti politici a favore di esperienze personali, incentrate sulla natura e sulla comunicazione umana. Come professore, è noto ai suoi studenti come buon comunicatore e nel 1976 viene eletto professore ordinario all’Accademia di belle arti di Atene, dove è anche rettore e vicerettore (1979-1982) e insegna fino al 1997. Biografie e testimonianze lo ricordano come uno dei docenti prediletti dell’istituto da molte generazioni di studenti che hanno seguito i suoi corsi.

Una grande retrospettiva delle sue opere viene organizzata nel 1989 dal Centro macedone di arte contemporanea di Salonicco. Vengono pubblicati anche vari libri, nonché una raccolta di suoi saggi sull’arte, nel 2005, e una monografia delle sue opere nel 2007.

Kokkinidis si spegne nel 2020.

Esplora la collezione

per provenienza geografica

per artista