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Herman BLONDEEL


(1956 - 1997)

Herman Blondeel nasce nel 1956. Nonostante la formazione presso il Stedelijk Secundair Kunstinstituut e la Koninklijke Academie voor Schone Kunsten di Gent e il perfezionamento delle sue abilità presso la Stedelijke Academie voor Schone Kunsten di Deinze, Blondeel impara sul serio il mestiere a casa propria. Il padre Armand Blondeel, rinomato vetraio, insegna al figlio la propria arte sin dalla tenera età. Durante il corso della sua purtroppo breve carriera, Blondeel si spinge di continuo oltre i confini della sua arte “decorativa”.

Varie biografie attestano che Blondeel diviene un abile artigiano a tutto tondo già all’età di 16 anni. Questo rapporto padre-figlio si consolida con un apprendistato che termina nel 1984, quando Herman mette in piedi un laboratorio indipendente tutto suo, accanto a quello del padre. La libertà porta con sé la curiosità e, in seguito, l’esplorazione. Lo stile di Blondeel continua quindi a evolversi.

Tra il 1982 e il 1986 l’artista produce principalmente finestre da esposizione grazie alle quali gira per vari spettacoli. Già nelle fasi iniziali mette in discussione i limiti dell’arte. Questi interrogativi si manifestano nella sua scenografia, con Blondeel che sperimenta in termini di piedistalli e vetrine espositive, che isolano la finestra, privandola della sua funzione.

Conferendo una dimensione interdisciplinare alla sua opera, Blondeel si spinge al di fuori del suo campo, trovando uno spazio in quello dell’arte contemporanea. L’aggiunta di luci al neon, dal 1985 in poi, consolida soltanto la nuova direzione e il nuovo status.

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