Jacobien de Rooij nasce a Rotterdam, nel 1947. L’artista si laurea alla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam nel 1970. Da quel momento in poi produce innumerevoli disegni monumentali a tema naturale, offrendo un’incarnazione contemporanea della tradizione paesaggistica olandese. La sua tecnica magistrale le assicura un posto di insegnante nel Dipartimento di Belle Arti dell’Akademie voor Kunst en Vormgeving St. Joost (Scuola di arte e design St. Joost).
De Rooij raffigura un’ampia varietà di soggetti naturali: paesaggi, animali, riserve naturali, natura coltivata, fiori, piante, ortaggi, frutta, colture, alberi, orti e deserti. Tuttavia, nonostante l’aspetto realistico, nessuno dei suoi disegni si basa su fotografie o luoghi esistenti. Provengono tutti dall’immaginazione dell’artista, alimentati dalla sua percezione della natura. Questa forza immaginativa è completata e sostenuta dalla tecnica. Maestra del carboncino (che è anche il suo soprannome) e del pastello, grazie a questi strumenti De Rooij riesce a conferire un vago offuscamento, un lieve carattere etereo alle sue immagini, collocandole nel regno dell’immaginato e non del riprodotto.
Dal punto di vista metodologico, le sue opere nascono da un bisogno di espressione più che da un atto consapevole di creazione. Non lavora mai pensando a un’idea particolare, ma attinge invece a esperienze personali e luoghi reali che trasforma progressivamente in scene immaginate della natura. Dedica più tempo possibile al suo mestiere, senza distinguere tra epoche o opere chiave, la creazione è concepita come un flusso continuo.
Questo ampio catalogo di panorami immaginati solleva una domanda: qual è il nostro posto nel mondo? A quale apparteniamo? A quello reale? O a quello immaginario illustrato? Forse a una combinazione dei due, come suggeriscono i disegni? De Rooij, per fortuna o per sfortuna, non risponde alle domande che pone.
De Rooij vive e lavora ad Haarlem.