Skip to main content

Julião SARMENTO


(1948 - 2021)

Julião Manuel Tavares Sena Sarmento nasce a Lisbona nel 1948. Frequenta il corso di architettura presso la Scuola di belle arti di Lisbona (1967-1974). Durante questo periodo, l’artista plasma ampiamente la sua sensibilità estetica esplorando le influenze anglosassoni. La pop art, il minimalismo e le loro successive evoluzioni concettuali diventeranno i suoi linguaggi d’elezione.

In quanto tale, Sarmento unisce tecniche e mezzi creativi, film, pittura, collage, fotomontaggio e lavori di testo, per catturare tutto il potenziale del discorso artistico contemporaneo. Non tutti questi mezzi sono fabbricati dall’artista stesso. Che si tratti di un’immagine o di un testo, Sarmento ama “citare” opere d’arte preesistenti, estrarle dalla loro temporalità e creare nuove relazioni tra loro per sovvertirne il significato. Come ha spiegato l’artista piuttosto poeticamente: “Quello che faccio oggi fa parte di ciò che ho fatto ieri, di ciò che ho fatto vent’anni fa e di ciò che farò domani”.

Negli anni ’80, come molti suoi contemporanei, Sarmento abbraccia il ritorno alla pittura. Sotto il suo pennello, la pratica assume un rinnovato carattere espressivo e figurativo. Il corpo umano, riapparso come soggetto, non resterà tale a lungo. Infatti, verso la fine del decennio, e in particolare negli anni ’90, il pittore portoghese, ispirato da viaggi e riferimenti internazionali, intraprenderà una serie intitolata Dipinti bianchi. In queste opere, culmine dell’appeal internazionale di Sarmento, la figura è vaporosa e svanisce progressivamente tra linee bianche su fondo bianco.

La prima mostra personale dell’artista è un evento intimo tenutosi nel seminterrato della Sociedade Nacional de Belas Artes nel 1976. Le prime influenze francesi e americane sono esplicite e uniche nel contesto relativamente protetto della pittura portoghese. Da allora, Sarmento incarna l’arte contemporanea portoghese, presentandola su scala internazionale. Le sue numerose mostre retrospettive testimoniano la sua genialità: Centro d’arte contemporanea Witte de With, Rotterdam (1991); Museo d’arte Reina Sofia, Madrid (1992); Fondazione Calouste Gulbenkian, Lisbona (1993, 2000). Nel 2011 la Tate Modern di Londra dedica alle sue opere una Artist Room. Nel 2012-2013 il Museo Serralves, Porto organizza Noites Brancas, la più completa retrospettiva delle sue opere fino ad oggi (vale a Sarmento il premio dell’Associazione internazionale dei critici d’arte nel 2014). Il Centro culturale Belém e il Museo d’arte Reina Sofía di Madrid hanno entrambi in programma retrospettive.

Sarmento muore nel 2021.

Esplora la collezione

per provenienza geografica

per artista