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Kristaps ĢELZIS


(1962)

Kristaps Ģelzis nasce a Riga nel 1962. Studia arte presso l’Accademia d’arte della Lettonia, laureandosi nel 1986. Da allora, la sua miscela di diversificazione metodologica postmoderna e proposte culturalmente riflessive lo trasformano in una figura fondamentale dell’arte contemporanea lettone, insieme ad artisti del calibro di Ojārs Pētersons, Andris Breže, Oļegs Tillbergs e Juris Putrāms.

Osservatore acuto di ciò che lo circonda, Ģelzis valuta e trasforma la realtà che lo circonda per rivelare, esprimere e rappresentare verità nascoste, invisibili o scomode. La sua arte è quindi culturalmente carica e si basa su un linguaggio, simboli e archetipi condivisi. Attraverso di essi, cerca di tradurre un sentimento comune percepito, spesso relativo a questioni di identità nazionale, statualità o emigrazione, argomenti al centro della società lettone. L’artista bilancia questi temi culturalmente specifici con immagini universali, in particolare ricontestualizzando personaggi amati della cultura popolare (ad es. supereroi o personaggi Disney) o raffigurando situazioni che costringono lo spettatore a riconsiderare la sua relazione con le icone in questione. La sua mostra Laika laukums (Piazza del Tempo) presso la Galleria di Riga nel 2000 mette in evidenza i punti in comune e le differenze tra la cultura americana e quella lettone.

Poiché il messaggio metacritico ha un ovvio precedente, Ģelzis non è limitato dai suoi mezzi o strumenti. Nel corso della sua carriera, sviluppa la capacità di lavorare con tutti i materiali e le tecniche disponibili: disegno accademico, acquerelli, pittura, oggetti “ready-made”, materiali ad alta tecnologia, fotografia, stampe digitali, video e tessuti fanno tutti parte del suo progetto artistico. I dipinti plastici di Gelzis sono l’ultima aggiunta al suo linguaggio visivo, che tuttavia si sono già evoluti. Questa tecnica si basa sull’uso di polietilene, nastro di plastica, nastro adesivo e pigmento acrilico. Dal 2015, queste composizioni di materiali sono diventate più pittoriche nella loro strutturazione.

Ģelzis espone di frequente sin da quando ha raggiunto la popolarità a metà degli anni ’80: al Museo Ludwig (Museo d’arte contemporanea) di Budapest, Ungheria (1991); al Museo d’arte di Pori, Finlandia (1992); Riga – Lettische Avantgarde alla Staatliche Kunsthalle Berlin a Berlino Ovest, Repubblica Federale di Germania (1988); Personal Time a Varsavia, Polonia, e San Pietroburgo, Russia (1996); Virtuale al Museo statale d’arte di Riga, Lettonia (1996); nell’ambito della mostra d’arte lettone durante il progetto Art Moscow presso la Casa centrale degli artisti di Mosca, Russia (2001); alla Städtische Galerie Bremen a Brema, Germania (2002); nell’ambito del progetto della Galleria di Riga Masks alla VII Mostra internazionale d’arte contemporanea ART MOSCOW 2003 (2003) a Riga, Lettonia; al Museo Kiasma di arte contemporanea di Helsinki, Finlandia (2004).

Gelzis ha inoltre rappresentato la Lettonia alla 54a Biennale di Venezia e ha ricevuto il premio Purvītis nel 2011.

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