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Lojze LOGAR


(1944 - 2014)

Lojze Logar nasce a Mežica, in Slovenia, nel 1944. Nel 1968 si laurea all’Accademia di belle arti e design di Lubiana e si specializza in grafica con i professori Riko Debenjak e Marjan Pogačnik due anni dopo. Nel 1974 si reca in Germania con una borsa di studio del Servizio tedesco per lo scambio universitario (DAAD) per studiare con il professor Engelman. Nel 1990, dopo un periodo di libera professione, diventa lui stesso professore e insegna grafica, disegno e pittura presso la sua università.

Durante questo periodo il ramo sloveno della pop art, chiamato “New Figural Art”, diventa il movimento artistico dominante nel paese. Logar partecipa al suo sviluppo come figura di spicco e le sue forme geometriche segnano una nuova era nella scena artistica locale. Questa libertà di espressione lo porta a sperimentare con manifesti, fotografie, riproduzioni, titoli e ritagli di giornale e televisione – in breve, con tutto ciò che era a portata di mano.

Le epoche si susseguono, accompagnate da stili ed estetiche diversi. Il concettualismo e l’espressionismo radicale allontanano l’artista dalla “New Figural Art”; all’inizio degli anni ’80 egli si dedica quasi esclusivamente all’espressione astratta. Logar adotta un approccio di assolutismo monocromatico con composizioni nero su nero. Più tardi nel decennio inaugura il suo ciclo più famoso, The Gardens of David, che culmina con l’inserimento di motivi erotici ed espliciti. Le tonalità di nero lasciano spazio a colori vivaci che relegano il nero ai margini dei suoi dipinti. Gli anni ’90 coincidono con l’inizio del ciclo Intermezzozoic period e dunque con una rinnovata tavolozza di colori. Logar riprende la sua pittura monocromatica, pur continuando a giocare con l’astrazione, e utilizza il turchese come colore centrale di questo periodo, che successivamente estende al viola. In un ciclo successivo avviato nel 2001, intitolato Sarcophaga U.S., l’artista sviluppa un approccio più politicamente e socialmente impegnato, utilizzando il verde e il viola come colori di base. Verso la fine della sua carriera, già indebolito dalla malattia, l’artista riprende il disegno, sua grande passione, nella serie Angeli, costituita interamente da opere su carta.

Nel 1987 è insignito del premio della Fondazione Prešeren.

Logar muore nel 2014.

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