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Martha JUNGWIRTH


(1940)

Martha Jungwirth nasce a Vienna nel 1940. Studia arte grafica presso l’Università di arti applicate di Vienna (1956-1963, sotto la guida del professor Carl Unger). Anni dopo insegna in quella stessa sede tra il 1967 e il 1977, prima di trasferirsi all’International Summer Academy nel 1991 e alla Summer Academy di Berlino nel 1992.

In seguito alla laurea, Jungwirth sviluppa un’opera sostenuta da vari mezzi, come i disegni a matita, gli acquerelli, e lavori a olio e inchiostro. Apprezzata dai contemporanei per il suo vernacolo ineguagliabile, è l’unica artista donna tra i fondatori dell’ampio collettivo di artisti “Wirklichkeiten”. Questa associazione non sminuisce mai la novità e l’idiosincrasia della voce di Jungwirth, che è decisamente anticonformista.

Questo è in gran parte il risultato dell’approccio metodologico dell’artista alla creazione. L’intuizione riveste un ruolo fondamentale nella sua tecnica; Jungwirth infatti trova sempre un equilibrio tra l’improvvisazione e la pianificazione, la spontaneità e il calcolo, il conscio e l’inconscio, tutti in perenne tensione nelle sue opere. Accettando il fatto che il risultato è aperto e in parte fuori dal suo controllo, l’artista permette alle sue opere di essere un esercizio in costante sperimentazione. Il movimento è pertanto raggiunto a livello sia estetico sia procedurale. Jungwirth ne definisce l’immaginario connesso come quello “precedente alla lingua parlata”, “precedente alla memoria” e “precedente all’invadenza degli oggetti”.

Esposizioni da solista recenti delle sue opere si sono tenute presso la Galerie Hass di Zurigo, Svizzera (2017); la Galerie Krinzinger di Vienna, Austria (2016); la Kalfayan Gallery di Atene, Grecia (2016); e la Kunsthalle Krems di Krems, Austria (2014). Ha di recente partecipato a un’esposizione a due con Albert Oehlen presso la Galerie Mezzanin di Ginevra (2017) ed è stata inclusa nelle esposizioni di gruppo presso il mumok di Vienna, Austria (2016); il Kunst der Gegenwart a Klosterneuburg/Vienna, Austria (2016); il Rupertinum di Salisburgo, Austria (2015); e l’Essl Museum di Klosterneuburg, Austria (2014).

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