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Michael PANAYIOTIS


(1966)

Panayiotis Michael nasce a Nicosia nel 1966. Studia arti grafiche presso l’Istituto accademico statale d’arte V.I. Surikov di Mosca (laurea di primo e di secondo livello) e belle arti al Queens College di New York (laurea di secondo livello). Attualmente è professore associato e vicedecano del Dipartimento delle arti e della comunicazione presso l’Università Frederick di Nicosia, dove tra il gennaio e l’ottobre 2019 ha ricoperto anche il ruolo di capo del dipartimento.

La ricerca e gli interessi artistici di Michael si concentrano sui fattori, i fenomeni e la documentazione dei periodi di transizione, quali processi di costruzione dell’identità. La sua opera è permeata da concetti di rilievo per la storia recente di Cipro, quali la natura effimera dello spazio e dell’identità, la memoria, il senso di appartenenza, l’espressione linguistica, le ideologie sociopolitiche, la cultura performativa e le correlazioni di tali aspetti con spazio e luogo. Un altro suo interesse centrale è rappresentato dalla migrazione e dai processi di adeguamento emotivo, sociale e politico ai cambiamenti di ambiente.

Più di recente, i ritagli di giornale e l’archiviazione sono diventati una parte importante dell’approccio artistico di Michael. Nell’ambito di un processo a lungo termine di raccolta e classificazione di notizie nazionali e internazionali, Michael raccoglie “ricordi futuri” – brevi narrazioni che andrebbero altrimenti perse nella memoria storica più ampia. Questo processo anticipatore della memoria rende astratta la temporalità della storia, poiché rappresenta il passato dimenticato o trascurato, mettendo in evidenza tutto ciò che è stato tralasciato o scordato. In Phileleftheros and Haravgi, l’artista utilizza ritagli di giornali greci e turchi risalenti al primo ciclo di negoziati per la riunificazione, tenutisi tra il 2015 e il 2016 tra i leader delle due comunità. Vengono selezionati gli articoli che includono una fotografia dei due leader fianco a fianco.

Queste considerazioni si estendono anche alle sue opere scultoree attraverso una riflessione spaziale più diretta. L’inaugurazione dei monumenti evoca emozioni e ricordi associati a spazi specifici, che si radicano profondamente. Panayiotis cerca di esplorare questi retaggi “creati artificialmente”.

L’artista rappresenta Cipro alla Biennale di Venezia del 2005, alla Biennale di Alessandria del 1999 e alla Biennale di Fiume del 1997. Partecipa inoltre alla Biennale e v + a di Limerick nel 2006. Tra i suoi principali contributi figurano Roaming Images (Biennale di Salonicco, 2011) e Occupation: Unknown, Manifesta Coffee Break, Biennale di Liverpool, 2004. È cofondatore del gruppo artistico “pick nick”. Svolge residenze artistiche presso il Centro di arte contemporanea di Nicosia, l’Ambasciata degli artisti stranieri di Ginevra, il centro Capacete di Rio de Janeiro, il Programma internazionale per gli artisti di Helsinki, la Künstlerhaus Bethanien di Berlino, l’Apartment Project a Istanbul, nonché la residenza per artisti Herliya in Israele. Tra le sue opere più recenti figurano Symphonic Node, a Book of Small Things e Dandilands.

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