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Nikolaos KESSANLIS


(1930 - 2004)

Nikolaos Kessanlis nasce a Salonicco nel 1930. Studia pittura all’Accademia di belle arti di Atene con Yannis Moralis dal 1950 al 1955, lavorando contemporaneamente come assistente di Jannis Spyropoulos e Nikos Nikolaou. Le sue opere di questo periodo mostrano chiaramente l’influenza che il cubismo, allora la principale estetica accademica moderna, ha avuto su di lui. Riceve una borsa di studio dall’Istituto italiano di Atene e si trasferisce a Roma nel 1955 per studiare restauro presso l’Istituto centrale per il restauro. Qui lavora come conservatore per la chiesa degli Eremitani a Padova nell’ambito del restauro della sua pittura murale. In Italia crea il Gruppo Sigma insieme a Yannis Gaitis, Dimitris Kontos, Vlassis Caniaris e Kostas Tsoclis.

Dopo aver dimostrato le sue conoscenze artistiche, viene eletto professore all’Accademia di belle arti di Atene nel 1981 e si stabilisce definitivamente ad Atene all’inizio dell’anno successivo. È rettore dell’Accademia fino al 1996.

Artista irrequieto che non ha mai smesso di sperimentare tecniche e metodi, riesce a trascendere i materiali pittorici tradizionali e si trova in prima linea nelle avanguardie per tutta la sua carriera. Dalle più convenzionali composizioni postcubiste, passa all’arte informale, all’espressionismo astratto, poi all’arte meccanica e infine alle opere fotomeccaniche, realizzate su tessuto sensibilizzato o cemento, alle quali ormai lo si associa.

L’anno 1961 segna una svolta verso considerazioni di massima contemporaneità per Kessanlis. In quell’anno si stabilisce, a Parigi dove stringe forti legami con il gruppo artistico dei Nuovi realisti e il loro teorico Pierre Restany. Durante questo periodo acquisisce familiarità con l’uso di oggetti smarriti (objets trouvés) e tessuti, portando alla creazione della sua serie Gestures. Cinque anni dopo, sviluppa e affina la sua tecnica fotomeccanica nella serie Reformations. Da quel momento in poi bilancia la pittura (che ha riabbracciato negli anni ’90) e le sue inclinazioni meccaniche.

Espone le sue opere già nel 1952, poi tre opere al Panellenio. La sua prima mostra personale in assoluto ha luogo nel 1957 presso la galleria Obelisco di Roma. Da allora, le sue mostre più importanti sono le seguenti: la Biennale di Venezia (1958, 1976, 1988), la Biennale di San Paolo (1961, 1963), la Biennale dei giovani artisti di Parigi (1963, 1965), Nikos Kessanlis (retrospettiva 1955–1997), il Museo macedone di arte contemporanea, Salonicco (1997), la Biennale di Atene (2007), Nikos Kessanlis: From Matiere to the Image, Museo nazionale d’arte contemporanea, Centro culturale Elefsina (2007).

Nikos Kessanlis si spegne nel 2004 ad Atene. Dalla sua morte vengono organizzate diverse presentazioni retrospettive delle sue opere (AD gallery (2006), Museo nazionale d’arte contemporanea, Atene (2007)) e nel 2009viene pubblicata una sua monografia.

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