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Ovidiu MAITEC


(1925 - 2007)

Ovidiu Maitec nasce ad Arad nel 1925. Studia all’Institutul de Arte Plastice “Nicolae Grigorescu” a Bucarest (1945-1950) e poco dopo la laurea co-fonda l’Unione degli artisti plastici della Romania (1950). Durante gli studi è assistente docente nel dipartimento di anatomia artistica dell’istituto (1950–1956).
Proprio come Constantin Brâncuși, al quale viene spesso accostato come il più legittimo successore del maestro, Maitec è tra i rari artisti rumeni autorizzati a viaggiare all’estero durante la dura era comunista, il che spiega la sua presenza alle Biennali di Venezia del 1968, 1972 e 1980, tra le altre mostre internazionali come: la mostra Romanian Art Today al Festival di Edimburgo (1971); una mostra a Kettle’s Yard, Cambridge, Regno Unito, (1973); mostre alla Richard Demarco Gallery, Edimburgo, Regno Unito e The Bluecoat, Liverpool, Regno Unito (1974); e una mostra alla Alwin Gallery, Londra, Regno Unito (1977).
Il suo esordio sulla scena dell’arte contemporanea arriva nel 1953 quando partecipa a una mostra, ma il suo stile si sviluppa davvero tra il 1961 e il 1962 quando inizia a produrre sculture in legno ispirato da un viaggio all’estero. The Wall, opera di questo periodo, può essere intesa come il suo manifesto stilistico, con il quale prende le distanze dal realismo figurativo e inizia ad esplorare la scultura cinetica non figurativa, prima in chiave espressionista, poi in chiave costruttivista-minimalista, introducendo la perforazione come innovazione tecnica. Questo è il modo di Maitec di “introdurre la luce nella materia”.
La vigilia di Natale del 1989, durante la rivoluzione rumena, lo studio di Maitec è quasi completamente distrutto da un incendio a causa del fuoco incrociato. Questa tragedia, in cui perde circa 70 sculture in legno e bronzo, la sua biblioteca, i suoi strumenti e gran parte del suo archivio personale, compresa la sua corrispondenza, ha un enorme impatto sulla sua vita. A seguito di questa tragedia, Maitec è invitato a Parigi dal ministero della Cultura francese, che gli mette a disposizione uno studio e una commissione pubblica. Nello stesso anno è allestita una mostra in suo onore al Centre Pompidou di Parigi.
Lo shock per la perdita del suo studio determina un cambiamento di visione nella fase finale della carriera dello scultore, che presenta in mostre personali alla Galleria Catacomba di Bucarest, Romania, nel 1996, al Museo Arad ad Arad, Romania, nel 1998, al Museo nazionale d’arte della Romania a Bucarest nel 2011 e alla Casa editrice dell’Accademia rumena di Bucarest nel 2006.
Le sue opere viaggiano verso Praga, Bratislava, Budapest, Belgrado, Berlino, Atene, Ankara, Istanbul, Damasco, Mosca, Parigi, Helsinki, Roma, Amburgo, Stoccolma, Teheran, Londra, Il Cairo, Stoccarda, Nuova Delhi e Medellín, tra i tantissimi altri posti.
Maitec muore a Parigi nel 2007, poco prima che il Museo nazionale d’arte contemporanea di Bucarest ospiti la mostra Bitzan, Maitec, Mitroi, Nicodim. La mostra in questione è successivamente allestita presso la galleria del Romanian Cultural Institute di Londra nel 2011 con il nuovo titolo “Four Faces of Modernity: Bitzan, Maitec, Mitroi, Nicodim”.

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