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Paul GRAHAM


(1956)

Paul Graham nasce a Stafford nel 1956. Sebbene oggi sia un acclamato fotografo, inizialmente la sua pratica artistica è soltanto un hobby. Si forma come microbiologo all’Università di Bristol, apprendendo la fotografia da solo e in modo indipendente, e partendo da una prima esperienza d’infanzia con una macchinetta fotografica quando era uno scout. Nella libreria universitaria si imbatte nelle opere di Walker Evans, Robert Frank, Edward Weston e Paul Strand, e capisce che la fotografia è un modo per dire qualcosa di significativo. Inizia immediatamente a sperimentare e cita William Eggleston, Stephen Shore e Lee Friedlander quali profonde influenze, oltre a formalisti come Robert Adams e Lewis Baltz quali influenze di quei primi tempi.
L’assenza di una formazione artistica formale non frena il suo talento, e Graham raggiunge presto una posizione di rilievo grazie al suo approccio non convenzionale in stile documentario. La visibilità di queste opere che annunciano una nuova era è in parte alimentata dalle controversie. Tra il 1981 e il 1986 il fotografo pubblica tre libri di stampe a colori: A1 – The Great North Road (1983), che documenta la vita e le persone lungo l’autostrada A1; Beyond Caring (1986), che documenta gli uffici per l’impiego in Gran Bretagna; e Troubled Land (1987), che documenta il conflitto nordirlandese dei “The Troubles”, soggetto poi affrontato nuovamente con Cease Fire nel 1994. Già con la prima pubblicazione Graham rivoluziona lo status quo affermato con colori accesi e tecniche di ripresa spontanee e crude, convertendo molti dei suoi colleghi. In una Gran Bretagna ancora molto impegnata nella fotografia in bianco e nero basata su inquadrature prestabilite, tale libertà desta qualche critica. Seppure al tempo l’artista sia denigrato da alcuni – il suo metodo viene persino descritto come “velenoso” per il mezzo –, questa prima trilogia di libri segna la storia nella fotografia britannica ed è ampiamente ricercata. Nel 2011 il Museum of Modern Art di New York acquista la collezione completa delle stampe di The Great North Road, dimostrando l’impatto duraturo della pubblicazione.
Una trilogia informale successiva, American Night (1998-2002), a shimmer of possibility (2004-2006), e The Present (2009-2011), presentati congiuntamente durante l’esposizione da solista del 2015 The Whiteness of the Whale a San Francisco e Atlanta, evidenzia ulteriori evoluzioni. L’asprezza è accentuata ed è prova di un soggetto diretto – che resta incentrato sulla disuguaglianza in tutte le sue forme – diluito nell’insignificanza degli eventi quotidiani. Questi libri sono percepiti come racconti letterari, cui sono spesso paragonati, evocando scrittori quali Anton Čechov, Richard Ford o John Updike. Graham spiega questo cambiamento con il suo trasferimento a New York, che ritiene una città molto più avanzata nel campo della fotografia rispetto a Londra. Lì capisce che un accenno discreto dice molto di più di un tratto evidente. Il soggetto diviene pertanto più sfuggente, cercando di tirar “fuori qualcosa dall’etere dell’insignificanza”, per dirla con le parole dell’artista. In modo analogo a A1 – The Great North Road, subito dopo la pubblicazione American Night genera un’incomprensione stupita, e molti critici credono che il processo di stampa abbia corrotto le immagini che il fotografo ha volutamente sovraesposto e schiarito, nel tentativo di catturare l’impressione accecante del passaggio alla luce dopo aver trascorso del tempo al buio.
Nel complesso Graham pubblica tre monografie di ricerca e altre 17 pubblicazioni. Le sue opere sono esposte nel padiglione italiano della 49a Biennale di Venezia (2001) e al museo nazionale di fotografia Fotomuseum Winterthur in Svizzera. Tiene un’esposizione da solista al Museum of Modern Art di New York, viene incluso nella rassegna espositiva di fotografia del XX secolo della Tate Cruel and Tender (2003) e in una rassegna espositiva europea di metà carriera al Museum Folkwang di Essen, poi portata al Deichtorhallen, in Germania, e alla Whitechapel Gallery di Londra.

Riceve anche un’onorificenza del Winston Churchill Memorial (1983), si aggiudica il premio alla fotografia della Deutsche Börse (2009), il premio Hasselblad (2012), ottiene la borsa di studio W. Eugene Smith e una borsa di studio del Guggenheim (2010), e vince il premio inaugurale della Paris Photo-Aperture Foundation PhotoBook Awards per miglior libro fotografico degli ultimi 15 anni.
Graham è ormai un nome affermato e sostiene le generazioni più giovani, desideroso di trovare nuovi modo per catturare la loro realtà e di trovare la voce adatta al loro contesto.

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