Sotiris Sorogas nasce ad Atene nel 1936. Studia agiografia e poi arte post-bizantina e popolare (grazie a una borsa di studio del Regio Istituto nel 1958) presso l’Accademia di belle arti di Atene, come allievo di Moralis, dal 1957 al 1961. Nel 1971, beneficiando della borsa di studio della Ford Foundation, può andare negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia e in Italia per approfondire la sua conoscenza e il suo apprezzamento dell’arte internazionale. In seguito lavora come assistente professore di disegno presso il Dipartimento di Architettura dell’Università nazionale “Metsoveion” e dal 1964 al 2003 è professore presso la Scuola di Architettura dell’Università tecnica nazionale.
L’arte di Sorogas è intrisa della forza dei temi umanistici fondamentali, vale a dire la tragedia, la morte e la paura che ispira. Questo viaggio introspettivo si realizza centrando elementi naturalistici o simbolici, come rocce, aperture ed elementi nautici degradati o arrugginiti, su uno sfondo bianco, puro ed etereo. La sovrapposizione del decadimento con la purezza eterna provoca uno shock riflessivo che è sia impercettibile che evidente.
La sua prima esperienza espositiva arriva nel 1962, quando partecipa alla seconda Mostra panellenica per giovani artisti all’Istituto italiano di Atene. La sua prima mostra personale ad Atene avrebbe richiesto decenni per concretizzarsi, tuttavia, da allora l’artista è riuscito a lasciare il segno nella città, realizzando sei creazioni monumentali che dal 2010 decorano la stazione Stathmos Larissis della metropolitana di Atene.
Sorogas rappresenta la Grecia in varie biennali internazionali e mostre principali: San Paolo (1981): Europalia (Belgio, 1982); 21° Festival internazionale di pittura (Cagnes-sur-Mer, Francia, 1989).
È membro fondatore del gruppo per la comunicazione e l’istruzione nell’arte e membro del comitato editoriale della rivista di teoria dell’arte Speira. Nel 2004 viene riconosciuto dall’Accademia di Atene per il suo contributo all’arte.
Sorogas vive e lavora ad Atene.
