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Theodoulos GREGORIOU


(1956)

Theodoulos Gregoriou nasce a Nicosia nel 1956. Cresce nelle vicinanze di un’antica miniera di rame e il suo rapporto con il passato continua a influenzare la sua opera fino ad oggi. Tra il 1976 e il 1981 studia presso l’Istituto di belle arti Nicolae Grigorescu di Bucarest grazie a una borsa di studio dell’UNESCO, organizzazione a cui in seguito donerà alcune delle sue opere, compresa Cellules-Choirokitia nel 2010. Prosegue il suo percorso di studi grazie a una borsa del governo francese e frequenta la Cité internationale des Arts e l’École des Beaux-Arts di Parigi (dal 1986 al 1987).
Sotto il profilo artistico, Gregoriou si dedica all’esplorazione di ciò che definisce “gli strati del tempo”. Intendendo il tempo e il suo significato come un costrutto, l’artista concentra l’attenzione sui segni e le tracce del suo scorrere fluido e sulla sua azione plasmante sulla coscienza sociale. A tale scopo, utilizza contrasti temporali per sottolineare il passare del tempo e le evoluzioni che si sono verificate in questi periodi. Reperti archeologici e delle prime civiltà sono accostati a tecnologie, strumenti e materiali elettronici per ricavarne nuovi significati o nuove chiavi di lettura. Forme geometriche antiche sono convertite in strutture cellulari presenti in natura o reinterpretate nel formato binario (01) proprio dell’elettronica. Concentrandosi sulle tracce piuttosto che sulla rappresentazione diretta, l’artista riesce a esplorare la natura malleabile del tempo e dei suoi effetti.
Choirokitia è un ottimo esempio del suo stile: la forma generale, la struttura e la disposizione di questo sito archeologico cipriota, insieme ai dati estratti dalla sua ricerca, confluiscono nell’opera attraverso motivi circolari e persino molecolari. Passato e presente si fondono attraverso l’arte.
Naturalmente la memoria è un tema centrale della sua opera, da cui titoli come Mental Geography e Personal Geography, esposti dall’artista nella Place du Louvre di Parigi.
Gregoriou presenta il suo lavoro in numerose mostre individuali e collettive. Tra queste ricordiamo: Cyprus, from the Neolithic Period of Theodoulos Gregoriou, Museo del Louvre, Parigi (2008); Galleria Tret’jakov, Mosca (2007); UNESCO, Parigi (2006); Museo olimpico, Seoul / Museo Ianchelevici, La Louvière / Kunsthalle, Mannheim / Museo di arte moderna, Ostenda (2005); Museo Küppersmuhle, Duisburg / Künstlerhaus, Vienna / Museo nazionale di arte contemporanea, Salonicco (2004); Museo di arte contemporanea “Les Abattoirs”, Tolosa (2003); Giardino reale, Tolosa (2002); OPEN – Lido, Venezia (2001); North – South, Museo nazionale, Varsavia / Museo macedone di arte contemporanea, Salonicco (1999); Centro comunale di arte contemporanea André Malraux, Colmar (1998); Biennale di Venezia (1997); FRAC/CRAC, Alsazia (1993); Centro di arte contemporanea della regione Midi-Pirenei, Tolosa (1992); Aperto ’90, Biennale di Venezia / Museo di arte moderna, Tolosa (1990).
Gregoriou vive e lavora tra Cipro e Parigi.

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